Emblems. [BONASONE] - BOCCHI. Symbolicarum quaestionum de universo genere quas serio ludebat libri quinque.
1555
BOCCHI, Achille. Symbolicarum quaestionum de universo genere quas serio ludebat libri quinque.
Bologna, in aedib. nouae Academiae Bocchianae, 1555
4to. 180 x 135mm. Legatura in pergamena, doppio filetto in oro ai piatti e al dorso, titolo manoscritto al dorso. Pagine [56, incluso il Frontespizio], CCCXLVII, [1]. 152 emblemi, ognuno dei quali è costituito da un titolo, una dedica, un epigramma latino o greco e un'illustrazione allegorica. Gli emblemi sono incisi da Giulio Bonasone, su disegni di Prospero Fontana e Parmigianino: il primo in xilografia, non numerato, gli altri incisi su rame. La prima incisione in rame è il ritratto di Bocchi. Restauro al margine del Frontespizio e dell’ultima carta, bell’esemplare.
Rara prima edizione, magnificamente figurata dal Bonasone. Opera stampata privatamente presso la stamperia dell’Autore. Bibliotheca Philosophica Hermetica: “This is an important early emblem book. The engravings are particularly fine, and work with symbolism in new and exciting ways, as the emblems go beyond merely illustrating the mottoes and ideas in the verses, but have an integrity of their own”
Le sorprendenti illustrazioni sono state incise da Giulio Bonasone su disegni di Prospero Fontana e alcune di Parmigiano. Prospero Fontana era un pittore manierista bolognese, considerato uno dei migliori interpreti di ritratti del suo tempo. Fu attivo a Genova, Roma e Bologna, dove aprì l'importante scuola di pittura che i cugini Carracci frequentarono in gioventù. Gran parte dei motivi iconografici rappresentati nel libro portano l'impronta del simbolismo orientale; molti si richiamano a motivi mistici e biblici, e altri derivano da Petrarca o dalla poesia erotica alessandrina. L'opera di Bocchi esercitò una forte influenza su scrittori di emblemi, opere letterarie e artisti successivi. Molti dei simboli di Bocchi furono specialmente riprodotti e imitati nei libri di emblemi del XVII secolo, come quelli di Otto van Veen e John Marston. Il presente esemplare contiene, oltre alle dediche ai papi Giulio III e Paolo IV dopo il Frontespizio, le quattro pagine con poema di Alberico Longo, le due pagine di versi greci e il poema di Giano Vitale, che non sono sempre presenti: sono poste prima della xilografia a piena pagina, alla fine delle pagine non numerate.
Praz 276. Mortimer 76. CNCE 6484; Bartsch, Le Peintre graveur, XV.158.237; Cfr. Bibliotheca Philosophica Hermetica: Silent Language Exhibition, n. 9.